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Frutti Salutistici

Nel XVI secolo a seguito della scoperta delle Americhe, i colonizzatori del Nuovo Mondo portarono nel Vecchio Continente un tubero di facile coltivazione dal quale si sviluppava una vigorosa vegetazione cui seguiva una graziosa fioritura.
Solo parecchi anni dopo si accorsero che quel tubero, una volta cotto, aveva caratteristiche certamente più gradite della fioritura: quel tubero allora sconosciuto era quello che oggi è la comunissima patata.
Passano gli anni, decenni e secoli, nel frattempo gli esploratori, al ritorno dalle terre lontane, portano in Patria nuove piante che producono frutti strani e misteriosi, ma di ottimo sapore.
Alcuni di questi mal si adattavano al clima europeo, altri invece trovarono terreno fertile per il loro sviluppo.
Non si deve andare indietro nei secoli però per trovare specie strane di facile coltivazione con frutti ancor più strani, ma con ottime qualità organolettiche.
Siamo in Italia, nel 1970 e, dalla Nuova Zelanda, giunge uno strano frutto grande come un uovo, con la buccia marrone ricoperta da una folta e leggera peluria, dolcissimo, che, ci dicono, contiene una grandissima quantità di vitamina C: quel frutto allora misterioso è oggi è il comunissimo Kiwi.
Nonostante l’elevato costo del singolo frutto, trovando subito il consenso dei consumatori, i coltivatori intuendo una nuova opportunità commerciale, importarono le prime piante e provarono a coltivarle.
Orbene, dopo poco più di trent’anni, l’Italia era diventata, ed è tuttora, il più grande Paese produttore di Kiwi al mondo.
La patata nel 1500 e il Kiwi nel 1970
 erano frutti strani e particolari, oggi sono comunissimi, presenti in tutte le tavole, e le piante, le patate negli orti e il Kiwi, vigorosa liana originaria delle regioni piovose e umide della Cina, in tutti i giardini.
Con il maggior benessere, la facilità di comunicazione e la possibilità di lunghi viaggi in tempi sempre più brevi e con comodità maggiori, i nuovi esploratori anche dilettanti o occasionali, ritornano con piante e frutti a noi ancora sconosciuti.
Questi sono i Frutti Salutistici: la patata forse il primo tra i più comuni, il kiwi sicuramente il più clamoroso, la squisita Banana di Montagna e il salutistico Gojji, anche con il contributo dei vivai Prandini, potrebbero essere i prossimi e, sicuramente, non gli ultimi.
Ma non sono solo i frutti sconosciuti delle terre lontane a destare interesse.
Vi sono piante i cui frutti, per una sorta di pigrizia mentale, non sono considerati e apprezzati.
Basta citare l’Amelanchier da sempre considerata solamente pianta da giardino per la bellissima fioritura, l’elegante portamento e la facilità di coltivazione, è invece ignorata per i suoi piccoli e gustosissimi frutti dal sapore al pari, se non oltre, dei più blasonati frutti di bosco.
Oppure il Corbezzolo e il Mirto, piante simbolo della bellissima Sardegna, che se ben collocate, offrono i loro frutti anche nelle fredde regioni settentrionali.
vivai Prandini, nell’attenta e costante ricerca di questi frutti salutistici, sono riusciti ad ottenere un assortimento che sicuramente può incuriosire e soddisfare anche gli appassionati più esigenti.

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