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Mirto – Myrtus Communis Tarentina

La Myrtus communis tarentina meglio conosciuto come Mirto è di tipo arbustivo, fa parte della famiglia Myrtaceae. L’altezza è compresa tra 100 e 150 cm può essere tenuta anche dove non c’è molto spazio. Affinché la pianta raggiunga il suo sviluppo massimo sono necessari all’incirca 10-20 anni. Le foglie di questa specie sono persistenti. La coltivazione può avvenire in: giardino informale, giardino di ghiaia, giardino mediterraneo, vaso o contenitore, giardino architettonico, terrazzo o cortile, giardino roccioso, prato o in pieno campo, giardino fiorito, giardino di campagna, giardino costiero, giardino sub-tropicale.

TERRENO

Il Myrtus communis vegeta in qualsiasi tipo di terreno a condizione che sia permeabile. Infatti è necessario che sia garantito un buon drenaggio, dato che il mirto risente moltissimo dei possibili ristagni d’acqua che ne potrebbero compromettere la salute. E’ opportuno che il terreno non sia ricco di calcare e se intendete coltivarlo in vaso potrete acquistare il terreno adeguato in uno dei numerosi centri giardino presenti sul territorio. La pianta ha bisogno del pieno sole per lo sviluppo ottimale, anche se si adatta all’ombra del sottobosco. Non risente del clima arido e caldo, come invece deve essere protetto dalle temperature rigide. In questo caso va posizionato in una zona riparata e quando le temperature si abbassano, se non è piantato in vaso, ma in piena terra, bisogna adottare delle protezioni che gli consentano di resistere al clima rigido.

FIORI E FRUTTI

I fiori del Myrtus communis sono bianchi con cinque petali e stami e sbocciano all’ascella delle foglie superiori. Queste infiorescenze sono profumate e si sviluppano nel tardo periodo primaverile e in estate. E’ possibile che il mirto produca una seconda fioritura nella tarda estate fino anche ad ottobre se gli autunni sono caldi. I frutti del Myrtus communis sono delle bacche più o meno globose, ovoidali e solitamente si presentano con un colore nero azzurrognolo, meno frequentemente possono assumere un colore rosso brunastro. Questi frutti si sviluppano durante l’inverno nei mesi da novembre a gennaio e poi permangono per parecchio tempo sulla pianta. Hanno una consistenza carnosa e sono molto graditi agli uccelli.

UTILIZZO E CONTENUTI SALUTISTICI

Questa pianta riesce a donarci anche delle proprietà che gli permettono di essere utilizzata nella preparazione di rimedi naturali antinfiammatori per le vie respiratorie, che possiamo acquistare in tutte le erboristerie. Nell’antichità questi rimedi venivano applicati per combattere l’ulcera, dermatiti, infezioni alle vie urinarie e anche alle vie respiratorie. Di questa pianta si usano tutte le sue parti: foglie, fiori e bacche. Le foglie del mirto vengono raccolte nel mese di agosto, hanno un colore verde scuro e possono essere utilizzate in cucina come strumento di condimento, per insaporire i piatti sia di pesce, che di carne. Possono, inoltre, esser essiccate per poi utilizzarle nella preparazione d’infusi.

POTATURA E CURE COLTURALI

Il modo migliore per far crescere una pianta di mirto è il portamento cespuglioso a forma libera . In questo modo la pianta seguirà il suo normale decorso formando siepi continue non richiedendo particolari interventi di potatura . Se invece lo si vuol far crescere col fusto alto , tipo alberello , la pianta avrà bisogno di interventi di potatura e di manutenzione decisamente più complessi . Sarà essenziale l’uso di una serie di sistemi di sostegno realizzati con pali e fili . Inoltre bisognerà modificare il naturale portamento cespuglioso della pianta . Per assicurarsi , infine , una fioritura sempre eccezionale potare solo i rami vecchi e secchi , mai quelli giovani e vivaci in quanto quelli ospiteranno a primavera i fiori.

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