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Pianta dell’immortalità – Gynostemma Pentaphylla

La Pianta dell’Immortalità o Gynostemma pentaphyllum è una pianta ancora poco conosciuta che potete trovare presso i VIVAI PRANDINI. È originaria dell’est Asiatico, fa parte della Famiglia delle Curcubitaccee, la stessa della zucca o del cocomero, ma a differenza di queste non sviluppa il grosso frutto caratteristico. Nell’antichità veniva chiamata “albero dell’immortalità”, “albero della vita eterna” e si credeva che fosse miracolosa.

TERRENO

Essendo una pianta che cresce in un ambiente pluviale, per poterla coltivare bisogna riprodurre al meglio tali condizioni (fresco, umido e riparata dal sole intenso). Il suolo deve essere ricco di humus e ben drenato. Bisogna evitare che soffra la sete nel periodo estivo, ma senza procurare ristagni di acqua. Nel periodo estivo si può coltivare all’aria aperta, in posizione ombrosa. In inverno, può rimanere al gelo, ma la pianta perderà tutta la vegetazione aerea, rimanendo però viva nelle radici che emetteranno germogli nuovi a primavera. Contrariamente, se in inverno, la si ripara in casa in posizione luminosa, si può continuare a godere delle sue straordinarie proprietà che le foglie fresche ci offrono.

FIORI E FRUTTI

La Gynostemma Pentaphylla è una pianta perenne dioica, ovvero con due differenti individui che portano i fiori maschili e femminili; ha un portamento rampicante, molto simile a quello della vite nostrana e ha una curiosa caratteristica di produrre germogli sotterranei. I fiori sono piccoli e poco appariscenti, di colore tra il verde e il giallo. Il frutto prodotto, come detto, non è grosso come quello delle Curcubitacee, ma è sempre una bacca, molto simile a quella nera del mirtillo. A maturazione diventa nera.

UTILIZZO E CONTENUTI SALUTISTICI

La pianta dell’immortalità viene descritta come uno degli adattogeni più validi, con effetti anti età e aumento della forza fisica. Ha una buona capacità di stimolare le difese immunitarie e questo è dovuto alle numerose saponine. Aiuta inoltre a combattere lo stress, a controllare l’emicrania, a controllare i disturbi gastrointestinali, controlla i livelli di zucchero nelle persone affette da diabete. Le foglie della pianta possono essere usate secche nelle tisane, oppure nell’insalata (due o tre foglie al massimo in una giornata).

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