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Sambuco – Sambucus Nigra

Il Sambuco è un arbusto o un piccolo albero a foglie caduche della famiglia delle Adoxaceae o Caprifoliaceae, diffuso in Europa e in Italia.

Da sempre usato a fini terapeutici, nei popoli del nord Europa veniva chiamato la farmacia degli Dei. Anche oggi se ne apprezzano le sue qualità infatti, parti della pianta vengono utilizzate per essere trasformate in preparazioni fitoterapiche o per scopi alimentari.

In natura il sambuco può assumere sia la forma dell’albero che dell’arbusto raggiungendo anche un’altezza di circa dieci metri e presentandosi con una chioma espansa e fitta, di forma globosa.
L’apparato radicale è superficiale, con un’attività pollonifera molto intensa, che contribuisce all’espansione dell’albero.
Ha un tronco eretto e molto ramificato. I rami partono dal basso e sono opposti, con andamento arcuato e ricadente. Il tronco ha forma contorta e irregolare, con molti nodi. La corteccia è di colore grigio-brunastro, con superficie rugosa e solcata da profonde fessure.
Molto caratteristica è la sezione dei rami e del tronco: un midollo centrale di colore bianco, di consistenza soffice ed elastica. Per questo motivo è facile svuotarlo e utilizzare il legno per creare piccoli arnesi artigianali o pregiati strumenti musicali.

TERRENO

il Sambuco tollera al massimo i primi 4-5 anni di vita in vaso (con rinvaso annuale in 2 misure in più), poi vanno poste a dimora in giardino; Si adatta bene a qualunque terreno, purché ricco e umido (ma non troppo compatto e argilloso).   È consigliabile un’esposizione in pieno o mezzo sole, per aumentarne l’infiorescenza e non necessita di alcuna precauzione invernale ed estiva per garantirne la vitalità. Quando la pianta è in vaso, il fabbisogno di acqua deve essere abbondante e regolare da maggio a settembre appena il substrato si asciuga; quando la pianta si trova in piena terra l’irrigazione deve essere abbondante solo nei primi mesi dopo l’impianto, se avviene in primavera.

Fiori e Frutti

I fiori del Sambuco sono piccoli, di color bianco/panna e a forma di stella, si trovano riuniti in infiorescenze a forma di ombrello,  che può raggiungere anche i 20 cm di diametro.
La fioritura avviene dalla tarda primavera e dura per tutto il mese di luglio, sono molto usati in ambito erboristico, fitoterapico e alimentare.

I frutti del sambuco sono delle piccolissime bacche di forma globosa. Dapprima la loro colorazione è verde, poi viola scuro e nerastra. A piena maturazione sono lucide e succose e al loro interno contengono dai 2 ai 5 semi ovali e di colore bruno.
Le drupe si trovano raggruppate in infruttescenze cadenti, poste su peduncoli rossastri.
I frutti arrivano a piena maturità dalla fine del mese di agosto e rimangono sull’albero fino a ottobre inoltrato.

E’ molto importante coglierli quando sono pienamente maturi, da acerbi contengono maggiori concentrazioni di una sostanza tossica per l’uomo se assunti in elevate quantità.
Con i procedimenti di cottura ed estrazione si eliminano le sostanze tossiche.
Queste bacche sono anche un importante alimento per molte specie di uccelli.

Le foglie del sambuco sono decidue, ossia cadono in autunno-inverno. Sono di tipo picciolato, opposte sui rami, di forma ovale con apice appuntito.
Il loro colore è verde-brillante, e se sfregate tra loro emanano un odore molto sgradevole.

UTILIZZO E CONTENUTI SALUTISTICI

In generale la pianta ha proprietà emollienti, sudorifere, diaforetiche, lassative e diuretiche. Viene da sempre impiegata nelle malattie da raffreddamento, per far calare la febbre, e nelle nevralgie. Come accennato nella medicina popolare il sambuco era considerato una vera e propria panacea.
Sono i fiori e i frutti le parti più usate in erboristeria.
I frutti maturi crudi sono fortemente lassativi e depurativi e contengono elevate quantità di vitamina A e C. Il forte potere lassativo induce a utilizzare le bacche, previa cottura, ad esempio per realizzare il succo o lo sciroppo di sambuco. In queste preparazioni, infatti, si attenua l’effetto lassativo.
Gli estratti dei frutti (succo e sciroppo) vengono da sempre impiegati nella cura dei crampi allo stomaco.

Le bacche vengono tuttora usate per preparare una nota bevanda alcolica, la sambuca.
In cucina le bacche mature possono trasformarsi in gustose marmellate.
Il succo delle bacche di sambuco, anticamente, veniva utilizzato come tintura naturale, per colorare il cuoio e le fibre naturali o per produrre inchiostro.

I fiori vengono adoperati sia per uso interno che esterno. Con questi viene preparato uno sciroppo utile per attenuare la febbre, la bronchite, gli stati di costipazione.
Per uso esterno i fiori hanno proprietà astringenti e un’azione lenitiva sulla pelle. Le lozioni preparate con gli estratti di fiori di sambuco vengono usate per normalizzare la secrezione sebacea e le impurità della pelle. Vengono quindi impiegate sui foruncoli, sulle scottature e per la cura delle emorroidi.

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