Descrizione
Dello stesso genere del comune ciliegio, questa particolare specie di prunus è sinora conosciuta solo da botanici e appassionati.  Grande arbusto, o piccolo albero, a foglia caduca, il ciliegio di Nanchino cresce spontaneo al pari del nostro omonimo selvatico (prunus avium) nelle vallate dal Giappone alla Cina e fino alle pendici dell’Himalaya. Di grande effetto ornamentale, se non educato diversamente e posto isolato, tende a crescere con più tronchi raggiungendo un’altezza di 3/5 metri e altrettanti di diametro; se allevato con un tronco solo, ovvero se nato in competizione con altre essenze, è facile trovare esemplari alti anche dieci metri. Le belle foglie verdi chiare, ellittiche con margine fittamente seghettato e nervature molto marcate conferiscono alla pianta un piacevole aspetto messo ancor più in risalto quando compaiono i piccoli frutti rossi. Essenza molto rustica, sopporta temperature invernali molto basse, sopravvive anche oltre i -20°C, ama il sole senza il quale, oltre a non fiorire, produrrebbe una vegetazione debole e povera; è molto resistente alla siccità . Diventando adulto, la sottile corteccia del tronco diventa di un caratteristico colore bruno-rossastro lucido che, con il passare degli anni, tende a squamarsi, rendendo la pianta piacevole anche nella stagione morta. Altra caratteristica molto importante è la sua resistenza ai forti venti: nelle zone di origine il Prunus Tomentosa è frequentemente usato per formare barriere frangivento.