Mango – Mangifera Indica

Il Mango il cui Il nome botanico è Mangifera indica, è un albero sempreverde, originario dell’Asia meridionale, ormai naturalizzato in gran parte delle zone calde del mondo, dall’Australia all’America latina, dall’Africa alle zone più calde del mediterraneo. Ha uno sviluppo abbastanza rapido, e nell’arco di pochi anni può raggiungere anche i 20-25 m di altezza, con fusto corto e chioma allargata e tondeggiante; I mango sono i frutti più coltivati e consumati al mondo, per questo motivo esistono centinaia di cultivar e ibridi; le varietà più diffuse hanno frutti piccoli, con polpa gialla e leggermente fibrosa; esistono però varietà con polpa compatta e frutti più grandi. I frutti vengono utilizzati anche per preparare marmellate o dolci di vario tipo; in Asia esistono molte ricette a base di mango, dolci e salate. Visto che i frutti di mango vengono coltivati in gran parte del globo è possibile reperirli sul mercato praticamente per tutto l’arco dell’anno.
TERRENO
Il MANGO non è esigente riguardo al tipo si suolo in cui crescere, sebbene sia fondamentale prediligere terreni ricchi e profondi, dove possano affondare con facilità il loro apparato radicale; per ottenere alberi sani e vigorosi è necessario porli a dimora in un terreno molto ben drenato.
Le piante di Mangifera indica si coltivano in luogo soleggiato, o semiombreggiato; possono essere coltivati anche in luoghi in cui gli inverni sono abbastanza rigidi, purchè le gelate siano brevi e di lieve entità, in questo caso però in genere non fruttificano ed hanno uno sviluppo molto ridotto, rimanendo delle dimensioni di grandi arbusti.
La temperatura minima consigliata è di 5-7°C.
FIORI E FRUTTI
I fiori, piccoli, di colore bianco-rosato e dal gradevole profumo di mughetto, sono riuniti in infiorescenze a pannocchie lunghe 10-40 centimetri. I frutti possono variare di misura a seconda delle cultivar, La polpa è di colore giallo, abbastanza fibrosa e compatta, molto succosa e dolce nei frutti maturi, è aspra nei frutti ancora verdi, si consuma dopo aver privato i frutti della buccia spessa.
UTILIZZO E CONTENUTI SALUTISTICI
I manghi sono ampiamente usati per il loro sapore molto gradevole e per le grandi proprietà organolettiche. In cucina, questo frutto può essere utilizzato in tantissime ricette: nei primi piatti, nei secondi piatti abbinato al pesce, nei dolci, nelle macedonie e nei centrifugati. Senza dubbio il modo più buono per mangiarlo è quello di gustarlo fresco, sbucciato e tagliato a pezzi o con zucchero e limone. Il frutto del mango è ricco di nutrienti, in particolar modo la polpa è ricca di fibre, vitamina C, vitamina B6, vitamina K, e altri nutrienti come il potassio, il rame. La buccia del mango contiene pigmenti che possono avere proprietà antiossidanti, inclusi i carotenoidi, i quali possono contrastare l’azione dei radicali liberi in vari processi patologici, come è dimostrato dalla ricerca. Il contenuto in nutrienti e sostanze chimiche sembra variare a seconda delle cultivar. Fino a 25 diversi carotenoidi sono stati isolati dalla polpa del mango, il più presente dei quali è il beta-carotene, il quale è il responsabile della pigmentazione giallo-arancione dei frutti di molte specie di mango.
POTATURA E CURE CULTURALI
La potatura generalmente non viene fatta prima del quarto anno dalla messa a dimora. Nei climi “freddi” è consigliato eliminare le pannocchie floreali dei primi anni per permettere alla pianta di acquisire vigore, se la pianta deve essere mantenuta a una dimensione contenuta ovviamente la potatura di formazione è importante. Fino a che la pianta non entra in produzione la fertilizzazione può essere fatta con concime ad alto contenuto di azoto; in seguito è meglio concimare con prodotti ad alto contenuto di fosforo e potassio; I manghi richiedono irrigazione solo nei primi anni. La raccolta dei frutti viene fatta, nel caso di coltivazione domestica, a maturità. In tal caso il frutto si stacca facilmente dalla pianta con una debole trazione.
- Frutti di bosco
- Goji – Lycium
- Lampone Artico – Rubus Articus
- Mirtillo Siberiano – Lonicera Kamtschatica
- Cranberry – Mirtillo Rosso – Vaccinum Macrocarpon
- Uva Spina – Ribes Grossularia
- Fragola di bosco – Fragaria vesca
- Fragola quattro stagioni
- Ibridi Lampone – Rovo – Ribes Nigridolaria
- Josta – Ribes Nigridolaria
- Lampone – Rubus Idaeus
- Mirtillo Gigante Americano – Vaccinum Corymbosum
- Mirtillo Rosa – Vaccinum Corymbosum
- Ribes – Specie plurime
- Lampone Fragola – Rubus Illecebrosus
- Rovo – Rubus unifolius
- Ibrido Mora Lampone – Tayberry
- Frutti particolari
- Akebia – Akebia Quinata
- Albero del Sapone – Sapindus Mukorossi
- Albero dell’Uva Passa – Hovenia Dulcis
- Pero Corvino – Amelanchier Canadensis
- Arancio degli Osagi – Maclura Pomifera
- Aronia Nera – Aronia Melanocarpa
- Banana di Montagna – Asimina Triloba
- Ciliegio di Nanchino – Prunus Tomentosa
- Corbezzolo – Arbutus unedo
- Corniolo – Cornus Mas
- Decaisnea Fargesii
- Feijoa Sellowiana
- Goumi del Giappone – Eleagnus Umbellato
- Noce Pecan – Carya Illinoinensis
- Pianta dell’immortalità – Gynostemma Pentaphylla
- Uva Ursina – Arctostaphylos Uva Ursi
- Bacca Cinque Sapori – Schisandra Chinensis
- Carota Dolce – Smallanthus Sonchifolius – Yacon
- Olivello Spinoso – Hippophae Raminoides
- Pianta dello zucchero – Stevia Rebaudiana
- Pruno Selvatico – Prunus Spinosa
- Piante Mellifere
- Piante Tradizionali
- Kiwi – Actinidia Deliciosa
- Lippia Citriodora
- Liquirizia – Glycyrrhiza glabra
- Melograno – Punica Granatum
- Mini Kiwi – Actinidia Arguta
- Patata Dolce – Ipomea Batatas
- Rosa Canina
- Sambuco – Sambucus
- Sorbo degli uccellatori – Sorbus Acuparia
- Castagno – Castanea Cultivar
- Mirto – Myrtus Communis Tarentina
- Nocciolo – Corlyus Avellana
- Pistacchio – Pistacia Lentiscus
- Paper pot