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Lippia Citriodora

La Lippia citriodora, della famiglia delle Verbanacee, è una pianta che, se vengono sfregate le sue foglie, emana un inteso odore di limone. È conosciuta anche con i nomi di limoncina, verbena odorosa. È un arbusto, che può arrivare all’altezza di due metri e mezzo, grazie al suo fusto, che da giovane è verde e flessibile, il che gli conferisce un portamento quasi prostrato, ma quando invecchia diventa legnoso e gli permette di sollevarsi da terra in maniera arbustiva.

TERRENO

È una pianta che non tollera le basse temperature e vuole sempre la presenza del sole per riscaldarla. Un terreno drenante, soffice e leggero, composto da torba, terriccio e pomice è un buon substrato per coltivarla. Non bisogna dimenticare di aggiungere anche un poco di fertilizzante a base di azoto o potassio. Lo si può fare mescolato già alla terra, ma è meglio se viene somministrato assieme all’acqua.

FIORI E FRUTTI

In estate, sui vertici degli steli, spuntano delle infiorescenze a spiga, nelle quali sono inseriti dei fiorellini bianchi violacei, a volte totalmente viola, di forma tubulosa. La corolla è bilabiata con il labbro superiore a due lobi, mentre quello inferiore è trifido. Il frutto è una drupa secca con due logge, contenenti i piccoli semi nerastri.

UTILIZZO E CONTENUTI SALUTISTICI

La Lippia citriodora ha diverse proprietà e molti utilizzi, vediamone alcuni: è molto utilizzata nella preparazione delle tisane rilassanti e digestive. Il suo sapore al limone, dolce ma non aspro come l’agrume, conferisce un gusto molto gradito e ricercato. Spesso si utilizza per fare un liquore. Oppure si aggiunge in modo fraudolento al limoncello per correggerne il gusto di limone. L’olio essenziale è indicato per ridurre lo stress e la stanchezza mentale. Basta porne alcune gocce in un bagno profumato oppure mettere il contenitore aperto nella doccia (in modo tale che il calore lo faccia evaporare) che subito si sarà pervasi da una gradevole sensazione di leggerezza e riposo. L’uso in cucina è ormai assai diffuso. Usato per insaporire olio o aceto, a volte è usata nei gelati o le gelatine. Sorprendente la richiesta da parte dell’industria che frutta la sua caratteristica fragranza per farne profumi e saponi, ma anche l’olio in sé per estrarne singoli composti (limonene e citrale su tutti) da usare in altre composizioni quali creme, bagnoschiumi e shampoo.

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